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I risparmiatori italiani pronti a investire per il rilancio del Paese

Gli italiani sono più preoccupati per la situazione economica che per quella sanitaria del nostro Paese, e la pandemia ha messo tutti d’accordo sulla necessità di investire maggiormente sul futuro del Paese: il 93% degli italiani vede infatti oggi nella finanza la soluzione al problema e il 63% degli investitori ritiene che la consulenza finanziaria sia in grado di aiutare il Paese e il sistema produttivo.  È quanto emerge dalla ricerca realizzata da Eumetra per Assoreti “Risparmio e consulenza, insieme per il rilancio del Paese” che delinea una chiara disponibilità al coinvolgimento del risparmio degli italiani nell’operazione di rilancio dell’Italia Sette italiani su dieci si dicono infatti disposti a investire per rilanciare l’economia e, in particolare, più della metà (54%) investirebbe i propri risparmi per migliorare il sistema sanitario e circa il 45% per la crescita del lavoro e delle industrie innovative.

 

“Gestire il patrimonio significa pianificare i bisogni delle famiglie italiane e noi questa responsabilità la sentiamo molto” ha commentato Paolo Molesini, presidente di Assoreti. “Siamo consapevoli di avere in mano il futuro di molti italiani. La consulenza è un bene e un valore per tutti, anzi è ancora più importante per chi lavora e risparmia, perché risorse gestite male, al di là delle tecnicalità del prodotto in cui si investe, sono opportunità che vanno perdute, e possono costare molto nel lungo periodo. Il delta tra quello che rende il risparmio di una famiglia e come vanno i mercati è enormemente superiore al costo versato alla consulenza. Il “fai da te” brucia una quantità di ricchezza enorme. Il valore della consulenza che credo determinante è soprattutto nella capacità di visione e gestione del patrimonio nel lungo periodo ed è questo il compito fondamentale di un consulente: assistere le famiglie aiutandole ad allungare l’orizzonte temporale in una gestione del patrimonio sempre più scientifica e sempre meno dettata dall’emotività”.

 

La ricerca ha messo in evidenza il fatto che la finanza viene percepita come “al fianco degli italiani”, una percezione stimolata anche dalla situazione di attuale emergenza. “Circa la metà degli italiani riconosce il contributo offerto sinora dagli operatori per il sostegno al sistema produttivo e all’occupazione e li considera come interlocutori chiave per il futuro, in termini di supporto alle imprese (71%), alle famiglie (66%) e allo Stato (44%). In questo quadro La consulenza finanziaria è l’elemento di connessione fra finanza, famiglie e paese” ha aggiunto Fabrizio Fornezza, Partner Eumetra.

 

Dal rapporto emerge che il bisogno di una consulenza di qualità è in aumento e che questa viene considerata anche un bene sociale, utile per tutti (85%), non solo per i grandi patrimoni. La lista dei bisogni di supporto che le famiglie compilano riguarda molti campi della gestione del denaro, tipici un tempo della clientela private: l’immobile, il credito, l’età post lavorativa, la stessa progettazione del risparmio e la protezione che per il 76% degli italiani risulta fondamentale. Valore che non solo viene confermato ma aumenta per chi ha già avuto modo di entrare in contatto con un consulente finanziario (89%), il cui ruolo percepito si incrementa in virtù del contributo in grado di offrire, durante la pandemia, a favore del Paese e dell’economia reale.

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