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Il mercato indiano: outlook e opportunitá post-Covid

Nonostante l’imponenza della seconda ondata di infezioni da Covid-19, il mercato indiano ha dimostrato una buona resilienza e il NIFTY ha chiuso il mese di maggio ai suoi massimi storici.

In generale l’India presenta un forte potenziale di crescita e si posiziona tra i mercati piú promettenti nel medio-lungo termine: earnings in accelerazione, valutazioni ragionevoli, le politiche fiscali in atto e le misure previste dallo Union Budget dipingono uno scenario potenzialmente molto positivo.

Lo Union Budget, pubblicato lo scorso febbraio, include due temi chiave:

  • Politica fiscale in grado di consolidare la crescita
  • Focus su privatizzazioni, monetizzazione degli asset e finanziamento nel lungo termine di investimenti in infrastrutture.

Le riforme sul lato dell’offerta restano il target principale della classe politica indiana, nel tentativo di avviare il ciclo di investimento che é stato fondamentale per le previsioni di crescita del mercato nel medio termine.

Il Governo indiano ha inoltre colto l’occasione per approvare alcune necessarie riforme strutturali nel settore agricolo e nel mercato del lavoro e accelerare con le privatizzazioni e la graduale apertura dei settori fino ad ora controllati dallo stato.

Oltre il 60% della popolazione indiana vive in aree rurali e le recenti riforme hanno lo scopo di migliorare le condizioni di vita e lavoro di questa importante fetta della popolazione. Tra le principali novitá si permette ai produttori agricoli di distribuire i propri prodotti anche al di lá dei confini del proprio distretto e stato, possibilitá prima preclusa e si relega solo a casi di emergenza l’imposizione di limiti di stock.

 Il mercato del lavoro sta vedendo l’abolizione di leggi oramai arcaiche, che hanno avuto un ruolo di deterrenza per possibili investimenti e di conseguenza influito negativamente sull’ espansione dell’industria nel paese.

Il processo di liberalizzazione e privatizzazione dei settori di carbone e utilities é stato annunciato e avviato e costituisce un ulteriore elemento di supporto a una crescita sostenible dell’economia. 

Merita menzione il programma “Make in India”, iniziativa lanciata dal Primo Ministro Narendra Modi nel settembre 2014 allo scopo di rendere il paese un hub manifatturiero globale, creando condizioni ottimali per incentivare e accogliere investimenti dall’estero.

“Make in India” stava guadagnando momentum prima dell’avvento del Covid, l’aspettativa post-Covid é di una ripresa del ritmo della manifattura a livello globale e l’India é ben posizionata per beneficiare dello shift dei processi manifatturieri e di produzione offrendo condizioni simili o migliori rispetto ad altri paesi del sud e sud-est asiatico e soddisfacendo il desiderio delle compagnie di diversificare le sedi produttive.

Dopo il picco raggiunto lo scorso mese, i casi di Covid stanno rallentando e la campagna vaccinale avanza a un ritmo di 2,5 milioni di dosi al giorno, con un obiettivo di 3-4 milioni di dosi giornaliere nel mese di luglio e ció dovrebbe supportare ulteriormente l’economia del paese e confermare il trend positivo del mercato.

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