L’industria europea del risparmio gestito sorride nell’ultimo mese dell’anno. Secondo gli ultimi dati elaborati da Refinitiv, aggiornati a fine dicembre 2022, emerge che i fondi comuni di investimento a lungo termine hanno registrato afflussi netti stimati per 14,3 miliardi di euro, di cui 8,7 miliardi di euro attribuibili ai fondi comuni e 5,5 miliardi agli ETF.
Entrando più nel dettaglio, i prodotti a lungo termine (+14,3 miliardi di euro) hanno registrato i maggiori afflussi del mese, con una raccolta di 14,3 miliardi di euro, mentre i fondi a breve termine (mercato monetario) hanno registrato modesti deflussi nel mese (-0,003 miliardi di euro). Tra le asset class i fondi obbligazionari hanno raccolto 15,8 miliardi, seguiti dai fondi azionari (+3,3 miliardi di euro), dai fondi immobiliari (+0,2 miliardi di euro) e da “altri” fondi (+0,2 miliardi di euro). Nella classifica dei peggiori, i fondi del mercato monetario (-0,03 miliardi di euro), i fondi di materie prime (-1,4 miliardi di euro), i fondi misti (-1,5 miliardi di euro) e i fondi UCITS alternativi (-4,4 miliardi di euro) hanno dovuto affrontare deflussi.
Secondo le classifiche di Refinitiv l’equity globale ha registrato flussi per 5,6 miliardi di euro, seguono il mercato monetario in dollari USA (+4,6 miliardi di euro), l’obbligazione Target Maturity Bond EUR 2020+ (+3,2 miliardi di euro), mercato monetario globale (+2,5 miliardi di euro) e mercati emergenti globali (+2,5 miliardi di euro).
“Dato il contesto di mercato generalmente positivo del dicembre 2022 – ha commentato Detlef Glow, responsabile della ricerca EMEA di Refinitiv Lipper – non sorprende che i fondi europei abbiano goduto di afflussi complessivamente stimati nel corso del mese. Detto questo, bisogna tenere presente che la situazione geopolitica in Europa, la pandemia ancora in corso, le catene di fornitura interrotte e l’aumento dei tassi d’interesse dovuto agli elevati tassi d’inflazione hanno un impatto sulle aspettative degli investitori”.